Qual è la situazione di Ferrara alla fine del 2007?A Ferrara lavorano oltre 400 ricercatori precari (esculsi i dottorandi) Il contratto “precario” più tutelato utilizzato da unife è l’assegno di ricerca
Cosa sta per accadere a Ferrara?Secondo la tabella del libro verde sulla spesa pubblica, Ferrara è attualmente al 82,1% dell’FFO, quindi in condizione di assumere nuovo personale da subito. Oltre ai posti straordinari da ricercatore (il ministero ha assegnato 5,5 posti straordinari da cofinanziare entro il 2009) a Ferrara si libereranno nei prossimi tre anni dai pensionamenti 50 punti organico, che sulla carta corrispondono a 100 nuovi posti da ricercatore. Il senato accademico di unife ha deliberato nella seduta di settembre che, a partire da marzo 2008, per ogni cessazione (pensionamento) torneranno alle FACOLTA' 0.3 punti organico, mentre i punti rimanenti (0,7 per un ordinario, 0,4 per un associato e 0,2 per un ricercatore) torneranno all’ATENEO.
Le conseguenze della delibera:
- Le facoltà potranno decidere in autonomia solo avanzamenti di carriera per ogni pensionamento di ordinario e associato, a meno che non accorpino i punti derivati da più pensionamenti per fare un nuovo ricercatore (quasi fantascienza).
- La maggior parte dei punti organico che deriverà dai prossimi pensionamenti andrà nelle mani della amministrazione centrale, cioè del Rettore che li ha vincolati a parole nella medesima seduta del senato, al reclutamento di nuovi ricercatori, per sfruttare al massimo il meccanismo del cofinanziamento per i posti ministeriali “straordinari”.
- E’ cruciale che i punti organico e i budget liberati dai pensionamenti vengano effettivamente vincolati al reclutamento di nuovi ricercatori. Inoltre è altrettanto cruciale che i criteri di chiamata del posto si basino sulla necessaria trasformazione dei ruoli di ricerca e docenza coperti continuativamente da ricercatori precari in ruoli stabili.
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